I promessi sposi

Framsida
Bur, 19 jan. 2011 - 743 sidor
Se i promessi sposi è uno dei capolavori della letteratura italiana, Manzoni è lo scrittore che più di ogni altro rifiutò di essere "all'italiana". Scelse un genere disprezzato come il romanzo e un secolo deriso come il Seicento, ma soprattutto scelse una lingua nuova, che facesse parlare i grandi della terra e la gente del popolo, che potesse descrivere guerre, pestilenze e conversioni senza enfasi né artificio. Fu così che il romanzo, che secondo Vincenzo Monti era "troppo dotto per gli umili e troppo umile per i dotti" e non avrebbe avuto alcuna fortuna, diede forma nazionale alla lingua di un'Italia non ancora unita.
 

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Om författaren (2011)

Alessandro Manzoni (1785-1873) avvertì e diede espressione ai più profondi problemi morali e storici dell’Ottocento italiano. Venne educato ai valori illuministi e anticlericali, ma fu solo dopo una profonda conversione religiosa e poetica che videro la luce le sue opere principali: dagli Inni sacri all’Adelchi, dalla Storia della colonna infame ai Promessi sposi. Nel 1860, alla costituzione del regno d’Italia, fu nominato senatore.

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